Il gioco

In ogni essere, tutti i viventi, cerco un segno dello Spirito. Ma mi confonde spesso il tipo, il genere,le qualità che abbiamo per convenzione già stabilito per tutti. Grave cosa è poi il nome, l’identità, sia quella che si crede di avere, sia quella che si accetta passivamente o controvoglia.
Confondere i problemi di comunicazione o di memoria universale, mascherarli con simboli o pseudo catalogazioni scientifiche non porta lontano. (anche se è comodo per stupirsi e stordirsi nella meccanica funzionale).
Dove andare poi…. se qualcosa esiste, non esiste solo per sè, in un limitato spazio di tempo e spazio ma in una inspiegabile dimensione dove ogni cosa è una parte del tutto, un tutto che non muore o nasce ma solo muta continuamente forma, aspetto.
Un gioco di luce e di materia.Un gioco di pensiero.Cercare complici è un pericoloso gioco di specchi.
Triste, solitario….un po’ assente guardo le immagini e le ombre delle immagini e le ombre delle ombre confondersi, accoppiarsi, moltiplicarsi…Non ho quasi passioni, quasi non esisto , è questo pensiero quello più presente e forte di me.
Attendo che il tempo (come con tutto e tutti) mi uccida…per non uccidere il tempo….. So che è un’illusione, non si può uccidere ciò che non è mai nato o non esiste….
Ombre,luci,colori, passioni, come nuvole nel cielo intanto passano.
Se vuoi partecipare al gioco cerca in te la mia identità ,non dimenticando mai che è un’illusione,ma amala meglio che sai, più di come faccio ora io, per volerti un po’ di bene.

artblog fnfpvcb-torino-2005

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2 risposte a Il gioco

  1. thursday ha detto:

    parlare d’identità mi manda in crisi. me ne accorgo però solo ora leggendoti. cercherò di comprendere il motivo di questa mia reazione. al momento non ne ho idea. un saluto

  2. artemidoro ha detto:

    Come sempre,per me come per gli altri non sono portatore di soluzioni e neppure suggerimenti.Tuttavia anche solo suscitare una riflessione mi sembra importante.Ogni nostra reazione a qualunque idea,essere, cosa o evento ha motivazioni che attingono non solo alla nostra storia personale ma anche a quella universale.In fondo ognuno,in un certo senso nella relazione trova una parte di se stesso. Andare oltre, sempre un po’ più in là, è correlato e diviene un’importante esperienza (o forse solo sensazione) condivisa.Non è poco.

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