Donne di pietra, davanti al portone
dove ‘era scritto "N.E.P.I."
Vecchie leonesse arrugginite
inacidite dai troppi sogni
Sorvegliavano il tempo
all’ombra delle rughe
Le impossibili fughe
erano ormai un velo
di smog e polvere sul cielo.
Tutte, tutte quelle cose
ormai volgari e lontane
cioccolatini e rose
da dare il vomito
e ogni mossa consumata
ogni parola sussurrata
La faccia di bronzo
come specchio rimandava,
Volto di cento uomini in castigo,
poeti sotterrati al primo rigo
Angeli, topi del cortile,
tra taciti squallidi sfondi
di smog e cartapesta
dipingevano mondi,
senza riuscire a segnar festa,
non facevano sconti o regali
chi al giorno d’oggi, in verità,
può barattare le sue ali?
Tratta da "Parole" in Guerra" di Arturo Ferrara
artemidoro blog fnfpvcbmpsvec artfer Torino 2006
chi un paio di ali le ha, è giusto che se le tenga e che le usi spesso, anche solo per andare a curiosare un po’ 🙂
a presto, siamoindue
Le mie sono un po’ consumate dall’uso….ma tutto sommato funzionano ancora.Tutto giusto, tutto vero ciò che dici….Saluti
senti…io non capisco il N.E.P.I
una delle possibili interpretazioni (non ve n’è mai una univoca) potrebbe essere (e a me non dispiace) Non Entrate Poveri ì(e) Illusi (e).Ciao
o….perchè no, anche: Non Essere Più Egoista….